giovedì 18 dicembre 2014

Agrati, Bravuomo, Sandron. (Catalano no)

Non so se si può parlare di grande stagione, di grande letteratura, di grande cambiamenti, di sprizzanti (nel senso di spritz) novità di un qualche panorama qualsiasi da contemplare.
Qui c'è da leggere ma anche da contemplare.
Qui faccio la pubblicità a delle persone che conosco, è una pubblicità deviata di conoscenze dirette, il solito giro di amichetti e di autoreferenzialità e, a dirla tutta, mi sento fortunato ad averci questi amichetti qui, di potermi permettere questo tipo di autoreferenzialità.
Quindi con gioia consiglio questi tre volumi usciti tutti da poco, tutti bellissimi e lucenti di poesia che finalmente:
Guido Catalano invece non lo consiglio perché c'ha già una potenza addosso, di smuovere tutto, dalle folle alle foglie, volendo, che non ci casco in questa trappola di fargli la pubblicità negativa. Oggigiorno lo sanno tutti che la pubblicità negativa poi funziona al contrario, che se ne parli bene o che se ne parli male, basta che se ne parli. E allora io non parlo di Guido Catalano ma di Sharon Stone, in quella scena di quel film lì, presente?:

Nessun commento:

Posta un commento